«Nati col cuore»: il progetto di Tutta Larsen, che svela i veri eroi e le loro storie

      La nota conduttrice televisiva e radiofonica Tutta Larsen ha presentato un nuovo ampio progetto dedicato al movimento di volontariato «Nati col cuore». Nell'ambito di questo progetto ispiratore, sostenuto dal Fondo Presidenziale per le Iniziative Culturali, ha realizzato 10 film documentari che raccontano di persone che ogni giorno aiutano gratuitamente i bisognosi. Al centro dell'attenzione ci sono eroi reali, i cui gesti diventano, seppur piccoli, comunque imprese che contribuiscono a preservare e prolungare la vita degli altri.

      Le riprese si sono svolte nella LNR, nella DNR, nonché a Mosca e in altre città russe. Tutta Larsen non è solo una giornalista esperta, ma anche una persona con profonde esperienze personali e uno sguardo particolare sul volontariato e la beneficenza. Nata a Donetsk e diplomata a Makeevka, conosce gli eventi nel Donbass non per sentito dire. Per Tutta non sono semplici notizie, ma un dolore personale. La tenacia della gente, la loro fede nel bene e nella mutua assistenza le suscitano orgoglio e ammirazione. È ben familiare con le sfumature del lavoro benefico, poiché ha partecipato personalmente a decine di progetti simili. Divenuta parte attiva dell'attività di volontariato, Tutta è giunta a una conclusione chiara e convincente: «La beneficenza risveglia il desiderio e il bisogno di dare qualcosa di più del semplice tempo o del denaro». Proprio grazie alla sua esperienza ha deciso di creare questo progetto, per ispirare anche altri a partecipare a buone azioni, mostrando che l'unione dei cuori e l'aiuto sincero sono una potente fonte di cambiamento.

      Protagonisti del suo progetto sono diventati medici, volontari, sacerdoti, registi, operatori, costruttori, artisti, poeti, musicisti e parrucchieri — rappresentanti di professioni e età molto diverse. Li unisce una caratteristica importante: non restano indifferenti di fronte a chi è in difficoltà e non sanno girare lo sguardo davanti alla sventura altrui.

      «Il nostro progetto “Nati col cuore” parla di persone uniche, che non sono in grado di chiudere gli occhi di fronte al dolore altrui», racconta Tutta Larsen. «Semplicemente non possono non aiutare. Per queste persone dare è più importante che ricevere. Aiutando gli altri, trovano in questo la loro felicità. Molti di loro li conoscevo già, con alcuni mi sono incontrata durante le riprese. Le loro storie di aiuto disinteressato e di abnegazione si sono composte in un grande mosaico documentario. Un grande ringraziamento al Fondo Presidenziale per le Iniziative Culturali, che ha sostenuto il nostro progetto e la mia squadra professionale — per l'opportunità di raccontare queste storie ispiratrici e ricordare il valore della bontà umana».

      Ciascun protagonista di «Nati col cuore» ha una storia unica. Per esempio, Padre Dmitrij da oltre dieci anni consegna aiuti umanitari nelle zone più remote del Donbass. Più volte è finito in situazioni pericolose, ma crede che lo guidi la volontà di Dio: conserva e protegge. Tatyana Ovsyannikova ha organizzato il movimento «Parrucchiere del bene», che opera negli ospedali e nei punti di accoglienza temporanea. Un giorno, insieme alle sue allieve, ha tagliato i capelli a più di 60 persone. Virineja Shigina, giovane artista, dipinge ritratti di militari col carboncino. Molti degli eroi dei suoi lavori non sono più in vita, e i dipinti di Virineja restano un ricordo vivo dell'impresa di queste persone. Uno dei cicli del progetto è dedicato al sorprendente movimento «Amici della medicina del Donbass», creato dal medico Badma Bashankaev. Racconta di medici talentuosi, noti in tutto il paese e persino nel mondo, che per partecipare al salvataggio delle persone sono costretti a lavorare nelle condizioni più estreme. Tutte queste storie mostrano vividamente il coraggio e la dedizione degli eroi, pronti a compiere imprese per la vita degli altri.

      «Nei nostri servizi mostriamo non solo il lavoro di fondazioni benefiche professionali, dove tutto è da tempo organizzato e vengono presi in considerazione i bisogni reali dei beneficiari, ma raccontiamo anche di eroi che fanno beneficenza “silenziosa”», spiega la conduttrice. «Spesso queste persone sono i nostri vicini o colleghi. E a volte si tratta di artisti noti, che non ricercano la pubblicità. Per esempio, il leggendario Vladimir Shakhrin — leader del gruppo rock „ЧАЙФ“. Dal 2014 ha iniziato a dialogare con i primi rifugiati che sono partiti dall'Ucraina verso la Russia, aiuta con strumenti la scuola di musica nel Donbass, invia al fronte chitarre autografate — le aspettano con ansia, e nelle pause tra i combattimenti i combattenti eseguono le loro canzoni preferite accompagnandosi con esse».

      Tutti i nostri eroi hanno condiviso la loro esperienza, affinché il maggior numero possibile di persone sappia dello sviluppo del movimento di volontariato nella Russia contemporanea e capisca come diventare personalmente parte di questo ambito generoso e importante.