L'eredità duratura di Oak Bluffs, Martha's Vineyard

      «La Vineyard è un luogo così sacro», racconta Áwet Woldegebriel, fondatore del suo omonimo marchio di moda newyorkese. Come i molti creativi che chiamano l'isola casa, Woldegebriel torna ogni estate da quasi un decennio, passando raramente più di qualche mese lontano. Per molti dei suoi residenti, quell'attrazione è ugualmente viscerale. Nel suo memoir I Regret Almost Everything, il celebre ristoratore Keith McNally descrive la sua prima impressione di Martha’s Vineyard mentre attendeva il traghetto dalla terraferma del Massachusetts. «Guardando i passeggeri di Nantucket camminare lentamente a riva», scrive nel libro, «sono stato infastidito da quanto fossero tutti bianchi e preppy e ho preferito l'aspetto dei passeggeri che scendevano dal secondo battello: un miscuglio di contadini, abbandonati e accademici con i capelli lunghi… Ho cambiato biglietto in fretta.»

      Situata a soli 28 miglia attraverso lo Stretto di Nantucket dalla sua isola vicina, la Vineyard è rimasta l'antitesi della ricchezza, del pedigree e dell'esclusività che hanno finito per definire Nantucket — e i suoi residenti sono determinati a mantenerla tale. Le radici operaie dell'isola non sono però l'unica cosa che la distingue. Forse più di qualsiasi altra località di villeggiatura della East Coast, Martha’s Vineyard vanta un'eredità ricca e stratificata, unicamente intrisa di storia afroamericana.

      (Credito immagine: Ralph Lauren)

      «Non ci sono solo spiagge bellissime e vedute da cartolina», dice Woldegebriel. «È un luogo intriso di creatività e resilienza. Quell'eredità, unita a un profondo senso di comunità, è ciò che mi fa tornare. È uno dei pochi posti dove ci si può sentire allo stesso tempo completamente a proprio agio e profondamente connessi a una storia più grande.» L'isola in generale può essere nota per i pittoreschi cancelli bianchi e le vivaci ortensie di Edgartown e per l'enclave di celebrità dove gli Obama hanno trascorso diverse estati a Chilmark, ma è la cittadina di Oak Bluffs, sulla costa nord-est, che, come dice Woldegebriel, «è sempre stata il battito cardiaco della gioia, della cultura e degli incontri afroamericani».

      Oggi Oak Bluffs è un rifugio amato per vacanze in famiglia e ritrovi comunitari, ma le sue radici come rifugio per i viaggiatori afroamericani risalgono all'epoca della Guerra Civile, quando l'isola faceva parte della rete dell'Underground Railroad. Durante l'apice delle leggi Jim Crow, istituzioni di Oak Bluffs come il Dragonfly House, una ex locanda che ora funge da centro comunitario, erano considerate rifugi sicuri per i viaggiatori afroamericani nel Green Book. Per questo molte figure di spicco hanno cercato le sue coste — dal poeta Langston Hughes a Gabrielle Union e Dwyane Wade.

      (Credito immagine: Ralph Lauren)

      Quest'estate Ralph Lauren sta lanciando una rinnovata attenzione sulla destinazione costiera con il lancio di una collezione in edizione limitata e di una campagna che racconta la storia di Oak Bluffs. «Questa collezione parla di più di una pittoresca cittadina costiera; è la storia del sogno americano», afferma Ralph Lauren, presidente esecutivo e direttore creativo della Ralph Lauren Corporation. «La storia unica, le tradizioni e il senso di comunità di Oak Bluffs mi ispirano profondamente e parlano di ciò che tutti cerchiamo: un luogo dove puoi essere libero, sincero, gioioso e davvero a casa.» La collezione Polo Ralph Lauren for Oak Bluffs cattura l'energia della East Coast dell'isola, con un'offerta che spazia dai suoi iconici cappellini da baseball ai classici maglioni a righe, fino agli abiti estivi pronti per la vacanza che parlano ai guardaroba sia dei residenti di lunga data sia dei villeggianti.

      (Credito immagine: Ralph Lauren)

      Woldegebriel è d'accordo: «Negli ultimi anni c'è stata una rinnovata energia.» Citando maggiore attenzione da parte dei media nazionali, più investimenti nella preservazione della sua eredità e una narrazione più ampia intorno alla sua storia, insiste sul fatto che il fascino dell'isola rimane, ma che c'è una crescente consapevolezza della sua importanza culturale che sta mettendo Oak Bluffs, e Martha's Vineyard in generale, su una piattaforma più ampia. Quanto a cosa lo sta guidando, Woldegebriel dice che tutto si riduce a un aumento delle conversazioni su diversità e patrimonio. «Oak Bluffs offre una narrazione autentica che non può essere fabbricata: una comunità viva e pulsante con legami generazionali all'eccellenza, allo stile e al tempo libero afroamericani.»

      Quanto a dove andare una volta raggiunte le sue coste, Woldegebriel condivide che i suoi posti preferiti includono il Dragonfly House, luogo dove ha ospitato il Summer Bazaar annuale per il suo marchio. Passeggiare per Circuit Avenue per il suo mix di fascino vecchia scuola e attività locali e prendere posto sul muretto della spiaggia Inkwell all'alba o al tramonto sono anche tappe obbligate del suo itinerario.

      (Credito immagine: Ralph Lauren)

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